Il comodato d’uso o il noleggio a lungo termine sono una valida soluzione alternativa all’acquisto di attrezzature che per i ristoranti sono davvero necessarie. Come è possibile infatti aprire un’attività se non si hanno arredamento e macchinari?
Il problema, però, è che spesso l’avvio viene rimandato nel tempo per mancanza di fondi.
Si vuole far bene, avere tutto pronto, predisporre ogni minimo dettaglio affinché il puzzle sia completo di tutti i suoi tasselli, purtroppo però manca sempre qualcosa all’appello. E guarda caso, a mancare è spesso e volentieri quel capitale in più che serve a completare l’opera, e a sistemare cose fondamentali.
Come se non bastasse, prima di aprire naturalmente ci si fa “due conti” per tamponare le prime scadenze di quei pagamenti ineludibili. Tasse, affitto, prestiti da assolvere nel caso in cui si sia acceduto a un finanziamento, ecc.
Tutto questo va a pesare su una condizione piuttosto intricata e complessa da gestire, che nei primi tempi richiede calma, criterio e valutazione.
In realtà, la valutazione andrebbe fatta molto prima di avventurarsi, quando ancora siamo nella fase del business plan. Perché solitamente si inizia proprio dal fare un piano dei costi, delle necessità, con previsioni e bilanci. Insomma, un quadro esaustivo finanziario per avere il polso della situazione.
Alternative per ridimensionare le spese di apertura
E proprio in questa fase preliminare si dovrebbero cercare alternative che possano in qualche modo ridimensionare la spesa. Ad esempio, il comodato d’uso. Un modo per abbattere costi che possono rivelarsi, nel tempo, un cappio al collo, per qualsiasi inconveniente. Col comodato si prendono dei macchinari e si utilizzano fintanto che serve, macchinari che si possono eventualmente cambiare, liberi da ogni vincolo.
Purtroppo quando si avvia un ristorante bisogna mettere in conto tutto, inclusa la difficoltà economica dei primi tempi. A volte anche per tutto il primo anno.
Quindi, meno costi abbiamo meglio è.
Inoltre, spiacevole forse a dirsi ma questi sono tempi di crisi che fanno anche riflettere sulle ipotesi peggiori, si apre con un po’ più di timore rispetto ad anni fa; il cuore “pesa” all’idea di dover aspettare prima di vedere il pienone nel locale e di poter fare incassi di un certo tipo.
Tutto questo, però, può essere affrontato anche con una buona consulenza, sia per quanto riguarda i consigli sulle prime spese da affrontare, sia per quanto riguarda eventuali mezzi e canali per tutelarsi da ogni eventuale “scivolone”.
A questo proposito, forse è anche utile sapere che per risparmiare se si vuole aprire un’attività nella ristorazione, si può anche considerare l’idea di rilevare la gestione di un ristorante che il precedente proprietario vuole dismettere.
I motivi dell’abbandono possono essere tanti, e vanno sicuramente valutati attentamente. Ma certo è che una simile opportunità si presenta ghiotta per chi ha interesse ad aprire un ristorante a costi molto inferiori rispetto a soliti.
I consigli per partire
Ai ristoratori affaticati, invece, da debiti e affanni, consigliamo di rivolgersi alle associazioni antiusura che aiutano a uscire da condizioni apparentemente irrisolvibili, anche a titolo gratuito.
Ci sono tanti modi per affrontare la debitoria, solo che spesso non si conoscono purtroppo, perché l’informazione che conta viene affossata da notizie meno utili, più colorite ed eclatanti. E sul web di immondizia mediatica ce ne è bizzeffe.
Qui non ci interessa la spettacolarizzazione. Siamo interessati all’essenza dell’informazione e per questa stessa ragione ti invitiamo a contattarci se vuoi dettagli sul comodato d’uso, sui siti web dove puoi trovare locali in affitto o da rilanciare, come anche indirizzi di società antiusura che possono aiutarti a risollevarti.