Negli ultimi anni è indubbio che le notizie trapelate dalla Cina hanno generato ansia e preoccupazione nella popolazione occidentale per via dei tentativi del Governo di introdurre il cosiddetto “sistema di credito sociale”. Questo sistema non fa altro che monitorare e valutare le azioni compiute da cittadini e aziende. Una sorta di sistema che premia i comportamenti più virtuosi e al contrario punisce coloro che non rispettano i dettami che il governo stabilisce.
Questo orwelliano sistema di credito sociale indica di fatto una forma di società digitale che tende ad oscurare gli impulsi collettivi, per aumentare in modo esponenziale la responsabilità (a spese della privacy), e di integrare tutta la popolazione in un unico sistema per catalogare, monitorare e uniformare le attività sociali, potendole gestire così in modo più semplice e perentorio.
In Cina ogni azione compiuta dai suoi 1,4 miliardi di cittadini verrà registrata con un sistema a punti, tramite un database sempre connesso e consultabile da ogni cittadino e, in base al punteggio i cittadini vengono premiati o puniti.
I premi possono essere, ad esempio, il rilascio del visto accelerato, una corsia preferenziale negli ospedali, decurtazione delle imposte e altri vantaggi fiscali.
Le punizioni, invece, passano dal rallentamento della velocità di Internet, alle assunzioni negate in ambito lavorativo fino al totale divieto di volare o di viaggiare sui mezzi di trasporto.
Quello che traspare è inquietante, un immenso “Grande Fratello” come quello raccontato sapientemente da Orwell nei suoi racconti. Lo scopo, neanche troppo celato, del Governo cinese è quello di creare il “cittadino modello”, una sorta di automa che obbedisce senza ribattere a quello che lo Stato gli impone di fare.
In questo modo le persone verranno giudicate da un algoritmo giudicante che alla fine assegnerà una sorta di voto, come a scuola.
Telecamere di sorveglianza, intelligenza artificiale e big data. Questo è quello che ci attende?
Una società che ci controlla in modo ossessionante? Noi de LaVoceDellaRistorazione siamo contrari a questa visione della società. Una società dove, ad esempio, i poliziotti usano occhiali intelligenti alimentati dall’intelligenza artificiale e droni per monitorare efficacemente i cittadini.
E chi sgarra è messo alla gogna pubblicamente. Un pubblico ludibrio per dissuadere i possibili trasgressori. Infatti, i filmati che mostrano comportamenti antisociali possono essere trasmessi al pubblico per svergognare e sbeffeggiare chi li ha commessi. Incredibile!
Una società dove si è monitorati costantemente da droni, forze dell’ordine, pali della luce e telecamere posizionate in ogni dove. Ad esempio, uno di questi sistemi sperimentali è Sesame Credit System, detenuto dall’Alibaba Ant Financial, che prevede una partecipazione volontaria della popolazione.
Ma la volontarietà è solo teorica, perché in pratica i cittadini si possono iscrivere liberamente, ma in caso contrario verrebbero immediatamente additati dalle altre persone e penalizzati dal Governo cinese. Non potrebbero, ad esempio, partecipare alla distribuzione di tutti i premi e vantaggi stabiliti, sostanzialmente indispensabili per svolgere una vita dignitosa e tranquilla.
La raccolta dei dati in questione, realizzata tramite il sistema menzionato poc’anzi, memorizza anche informazioni su posizioni, luogo di lavoro, situazione familiare, pagamento delle bollette e utilizzo della carta di credito, dichiarazioni politiche, abitudini di consumo, utilizzo e durata dei social media.
Se questo non è il controllo della società, di un regime totalitario, fatichiamo a capire cosa possa essere. Noi de LaVoceDellaRistorazione siamo per un’idea di società diametralmente opposta. Una società dove si possa andare al supermercato e fare la spesa senza che ci venga imposto quanta carne o pesce comprare. Passeggiare tranquillamente senza che il primo lampione sulla strada ci riprenda come se fossimo in un reality show. Una società libera, dove la privacy non venga calpestata da imposizioni governative finalizzate al monopolio delle azioni dei cittadini.
E voi cari amici, in che modello di società preferireste vivere?