La sfera della ristorazione abbraccia più ambiti, si ramifica continuamente per contenere le mode e le tendenze del periodo.
Gli imprenditori che hanno investito in questo tipo di attività si sono ritrovati, nel corso degli anni, a dover fronteggiare una realtà in continuo cambiamento e hanno così introdotto novità che non corrispondevano più alla versione “tradizionale” di ristorante.
Esempi sono i nuovi ristoranti vegetariani, o i ristoranti vegani, che sono nati da pochi anni per dare voce anche a chi sceglie questa strada. Ancora i ristoranti fusion che uniscono elementi associati a tradizioni diverse per produrre piatti complessi che non sono riconducibili ad una tradizione culinaria precisa. Oppure i ristoranti gourmet che si concentrano sul far vivere ai clienti una nuova esperienza sensoriale, accendendo la loro curiosità.
In breve, sono state introdotte una serie di innovazioni che prima non erano nemmeno immaginabili.
Tra le motivazioni che hanno portato a questi risultati c’è sicuramente una disponibilità economica diversa. Prima i ristoranti godevano di una salute economica più stabile, sia per la presenza della lira che per il diverso interesse delle persone. Adesso l’indecisione ha trasformato il mercato della ristorazione in un’altalena, in cui la salute economica del locale sale e scende in base alla fama. Si prova a realizzare l’impossibile pur di attrarre clientela.
Nell’ottica di quanto successo negli ultimi mesi, trovandoci in una situazione in cui la salute ha acquisito un’importanza fondamentale, si potrebbe pensare di concentrarsi anche nella ristorazione su quella che è l’anticipazione, sulla prevenzione, il curare prima ancora che il problema si presenti.
E’ possibile imparare a gestire questa forte necessita di prevenire probabili malattie legate al sistema fisiologico anche attraverso le attività di ristorazione.
In questo modo i ristoranti potrebbero recuperare la loro salute economica e acquistare salute fisica.
Ma in che modo?
La risposta a questa domanda arriva da un imprenditore, il signor Giuseppe, gestore di un ristorante Lucano.
Parlando con lui, siamo stati introdotti ad un mondo completamente nuovo, che sfrutta il potere preventivo delle vitamine.
Ci ha parlato del dottore Montanari e di sua Moglie, la dottoressa Gatti, del dottor Mastrangelo, Paolo Rossaro e diversi altri scienziati di fama internazionale che portano avanti questa teoria e spingono le persone ad abbracciare lo stile di vita di Giuseppe.
L’imprenditore, infatti, pur essendo arrivato ad una certa età mantiene una salute fisica impeccabile. Ci ha spiegato di aver raggiunto questo obiettivo apportando alla sua dieta una serie di vitamine.
ASSUME quotidianamente 5 grammi di vitamina C, Magnesio e 2000 ml di vitamina D. Spesso integra anche la vitamina A.
Abbiamo imparato a conoscerne le diverse qualità e il modo in cui agiscono sul nostro sistema. Documentarci è stato molto semplice, così come certificare le sue informazioni.
Di recente si è compreso che molte vitamine e alcuni microelementi essenziali sono in grado di influenzare l’attività del sistema immunitario e che una loro assunzione insufficiente rispetto al fabbisogno può rendere l’organismo più suscettibile e indifeso nei confronti delle infezioni. Parliamo soprattutto delle vitamine C, A, E, D, B6, B9 (acido folico) e B12 (consigliata per chi non assume carne poiché si trova per la maggior parte in questo tipo di alimento); tra i microelementi sono invece risultati vantaggiosi lo zinco, il selenio, il ferro e il rame.
In particolare, le vitamine A, C ed E e lo zinco supportano la funzione protettiva della pelle.
Invece le vitamine C ed E, il selenio, il rame e lo zinco svolgono una funzione antiossidante, aiutando il corpo a reagire durante le infezioni e le infiammazioni.
Le vitamine A, B12, C, D, E, l’acido folico e i minerali ferro, zinco, rame e selenio lavorano insieme per supportare l’attività delle cellule del sistema immunitario. Inoltre, ad accezione della vitamina C e del ferro, tutti giocano un ruolo fondamentale nella produzione di anticorpi.
Per riuscire a soddisfare il fabbisogno organico di questi elementi bisogna consumare cibi freschi, preferibilmente crudi o poco cotti e, soprattutto, non bolliti. Il calore potrebbe infatti deteriorare alcune delle loro caratteristiche e annullarne in parte l’effetto.
Frutta e verdura devono essere conservate intere e non sbucciate, in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
Alcuni tra gli elementi che, in base alla loro composizione, possono sostenere le difese naturali dell’organismo sono le spezie e le erbe aromatiche.
Tra di esse, una menzione particolare va al peperoncino (fonte di vitamina C e vitamina A e dotato di proprietà antivirali e antibatteriche), al rosmarino e al basilico (ricchi di vitamina C, A e ferro) e al pepe (contenente ferro e rame). Utili per rafforzare le difese immunitarie sono anche lo zafferano e la curcuma, grazie al contenuto di vitamina A e curcumina, che possiede importanti proprietà antinfiammatorie. Lo zenzero, invece, è dotato di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie vantaggiose in caso di raffreddore e malattie da raffreddamento.
Ricordiamo che è sempre meglio assumere le vitamine e i microelementi attraverso il cibo evitando cibi spazzatura..
Queste riflessioni aprono la strada ad un nuovo modo di vivere la cucina e, di conseguenza, la ristorazione. Proporre ai propri clienti una dieta equilibrata, che mantenga un giusto apporto di vitamine e che sia anche gustosa, potrebbe spingerli a ritornare più spesso.
Inoltre, tramite il passaparola tra i ristoratori stessi, più elementi nuovi e ricci di vitamine e microelementi potrebbero essere aggiunti ai menù di diversi ristoranti.
In questo modo, aiuteremmo i nostri commensali senza che ne siano a conoscenza oppure potremmo avvicinarli ad un nuovo stile di vita.
Viviamo in un momento difficile, sensibile sotto più punti di vista. L’unione e la salvaguardia reciproca potrebbero portarci lontano ad aiutarci a superare il periodo.
Si aprono le porte ad un futuro diverso, più consapevole sul tema dell’alimentazione. E’ un aspetto ancora troppo trascurato ma che ha risvolti incredibili sul nostro corpo e sul modo di reagire a colpi provenienti dall’esterno.
Se gli stessi ristoranti si interesseranno realmente all’argomento i risultati potrebbero essere sorprendenti.