Probabilmente molti di voi non lo sanno, ma il 2022 è un anno speciale e ambizioso che vuole puntare ad una ristorazione a km 0, da scelte alimentari più green e sempre meno impattante sul nostro ambiente. Valorizzare quest’ultimo per poter ritrovare una sostenibilità maggiore, cercando di convivere nel migliore dei modi con l’ambiente che ci circonda.
Ma cosa sono nello specifico ristoranti o locali a km 0? In che cosa si diversificano rispetto ai classici ristoranti?
Procediamo con l’analisi di questa nouvelle vague culinaria. In primis ci teniamo a sottolineare che i ristoranti a km 0 non sono solo una tendenza o una moda passeggera, ma un nuovo modo di fare ristorazione, servendosi solo di prodotti genuini e freschi, coltivati solitamente nei luoghi limitrofi da agricoltori di fiducia. Non male vero?
Mangiare cibi sani, di giornata e coltivati con metodi non invasivi, cosa chiedere di più!
Abbiamo analizzato la questione dal punto di vista del cliente, ora vediamo la visione dal punto di vista del ristoratore e dai componenti della filiera con cui questi ristoranti collaborano. Ci riferiamo a tutti i professionisti e produttori che offrono prodotti genuini e di qualità, aziende vinicole, produttori di agrumi, allevatori locali. Tutte le eccellenze dei nostri territori.
Teniamo ben presente che tutto quello che viene preparato in questi ristoranti, proviene solo ed esclusivamente da realtà provenienti da zone limitrofe. Il menù è composto esclusivamente da prodotti di aziende agricole di fiducia.
Stessa cosa succede per la carta dei vini, che propone solamente bottiglie di provenienza locale. Infatti, questa filiera corta permette di stabilire una sinergia diretta tra produttore e consumatore.
Carne, pesce, verdure, acquistare direttamente da chi produce evitando così la grande distribuzione. Una delle modalità di acquisto che si è sviluppata negli ultimi anni e che va per la maggiore, è la GAS (acronimo di GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE). Questo tipo di accordo consente un notevole risparmio di denaro e tempo e permette di fare una sola ordinazione ottimizzando quindi le spese.
Altri luoghi su cui puntare sono indubbiamente i mercati rionali, dove i produttori e le aziende agricole e vinicole, hanno la possibilità di farsi conoscere sul territorio e pubblicizzare i propri prodotti di persona.
Occorre anche sapere che aprire un ristorante a km 0 è una scelta soddisfacente ma obiettivamente impegnativa. Oltre alla passione per la cucina e per la ristorazione, è opportuno avere a cuore la tutela della natura e la produzione locale. Significa sposare una filosofia in tutto e per tutto.
Fortunatamente per chi non avesse le competenze e le conoscenze necessarie, sono disponibili dei corsi online che permettono di acquisire tutte le abilità di cui si ha bisogno.
Questi corsi di formazione, iniziativa di CORSICEF, sono diversificati, flessibili e permettono a tutti i partecipanti di ricevere al termine del corso un attestato che confermerà l’avvenuta partecipazione e, permetterà di inserirsi nel mondo del lavoro in modo più agevole e sicuro.
La mission di questi locali è quindi quella di far mangiare sano i propri avventori. Un autentico atto culturale, apprezzato sempre di più, così come lo è stato un ritorno all’agricoltura e alla sostenibilità ambientale.
La nostra terra è unica e dobbiamo impegnarci per preservarla al meglio. Noi de LaVoceDellaRistorazione siamo attenti a queste scelte etiche e sociali.
Appoggiamo tutte le aziende che producono genuinamente: pescherie, aziende vinicole, casearie, produttori di agrumi e tutte le realtà del nostro splendido paese. Offrendo sempre iscrizione gratuita e supporto. Un vero social che permette di mettere in contatto aziende produttrici, ristoratori e tutti i lavoratori del mondo della ristorazione e del turismo.
Far conoscere il proprio locale, assumere personale, trovare le aziende agricole con cui collaborare. Tutto in modo gratuito! LaVoceDellaRistorazione, il social perfetto per la tua attività.